"La fonologia del dialetto di Sora" di Clemente Merlo



Fonologia del dialetto di Sora è una raccolta di studi dialettologici realizzati dal linguista Clemente Merlo (1879-1860) e pubblicati nel 1920. Questa opera rappresenta un prezioso contributo alla comprensione del patrimonio linguistico degli abitanti di Sora e delle aree limitrofe. In questo articolo, esploreremo i dettagli della pubblicazione, le sue suddivisioni fonetiche, e il contesto storico e letterario del volgare sorano.

Contenuti dell'opera

Raccolta di vocaboli

L'opera di Merlo è una meticolosa raccolta di vocaboli dell'idioma parlato a Sora, con comparazioni tratte dai dialetti di Arpino, Castro dei Volsci, Amaseno e altre zone dell'Italia centro-meridionale. I dati linguistici sono organizzati analiticamente in elenchi di parole, suddivisi in base alle caratteristiche fonetiche riscontrate.

Suddivisione analitica

Merlo ha suddiviso il materiale raccolto in tre gruppi fondamentali:

  • Sistema Vocalico (Vocalismo)
  • Semivocali
  • Sistema Consonantico (Consonantismo)

Questa suddivisione permette di analizzare con precisione le peculiarità fonetiche del dialetto sorano, offrendo uno strumento utile per gli studiosi di linguistica.

Dedica e riconoscimenti

La pubblicazione del 1920 fu dedicata dall'autore al giurista sorano Vincenzo Simoncelli, figura di spicco nel contesto culturale locale. Questo gesto testimonia il legame profondo tra la ricerca linguistica di Merlo e la comunità di Sora.

Contesto storico del volgare sorano

Testimonianze storiche

Il volgare sorano, pur non avendo lasciato molte tracce scritte nella storia, trova una rara testimonianza nei placiti cassinesi, che conservano la memoria di un volgare centro-meridionale simile agli odierni dialetti campani.

Poesia in volgare sorano

Verso la fine del XVIII secolo, due autori, Giuliano Deci e Saverio Marsella, adottarono il volgare di Sora per alcune loro poesie. Tuttavia, i loro lavori rimasero ignorati fino al primo Novecento. Il giurista Vincenzo Simoncelli riprese a scrivere in versi nel volgare della sua città, seguito poi da Luigi Conocchia, che portò la poesia in sorano a un livello lirico degno della tradizione dialettale italiana. Francesco Biancale eguagliò la qualità stilistica di Conocchia, mentre Antonio Loffredo, Virgilio Efrate e Riccardo Gulia si distinsero per composizioni goliardiche e satiriche, preferendo temi folclorici e nostalgici.

Prosa in dialetto

Nella prosa, sono notevoli le novelle e i racconti di Giovanni Tordone, scritti in dialetto balsoranese, che arricchiscono ulteriormente il panorama letterario dialettale della regione.

Conclusione

"Fonologia del dialetto di Sora" di Clemente Merlo è un'opera fondamentale per lo studio del dialetto sorano e del suo contesto storico e culturale. La dettagliata analisi fonetica e la raccolta di vocaboli offrono un'importante risorsa per linguisti e appassionati di dialettologia. Inoltre, la rinascita letteraria in volgare sorano testimonia l'importanza di preservare e valorizzare le lingue locali, custodi di identità e tradizioni uniche. (Antonio Giuseppe Mezzarecchia)

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